Canon EOS R6 II e R8 sembrano simili sulla carta, ma un test sul campo rivela che la R6 II è la scelta migliore per i fotografi naturalisti principianti. Sebbene la R8 sia conveniente, i suoi limiti nella capacità del buffer e nella disposizione dei controlli ostacolano significativamente le prestazioni in situazioni di ripresa dal ritmo frenetico. La maneggevolezza più fluida e le robuste funzionalità della R6 II la rendono uno strumento più affidabile per catturare i momenti cruciali della fauna selvatica.
L’illusione della somiglianza
Entrambe le fotocamere condividono le specifiche principali: un sensore da 24 MP, il processore Digic X e una velocità di burst di 40 fps. Ciò porta molti a supporre che la R8 possa essere sufficiente per la fotografia naturalistica, ma i test sul campo mostrano rapidamente la differenza.
Prestazioni del buffer: il fattore decisivo
La distinzione principale risiede nella capacità buffer. Il buffer dell’R8 si riempie rapidamente, anche con una scheda SD ad alta velocità, e si svuota lentamente, causando potenzialmente scatti mancati durante sequenze di azioni critiche. A 40 fps con l’otturatore elettronico, gestisce solo 54 file RAW o 98 cRAW prima di bloccarsi. La R6 II, al contrario, mantiene circa 75 immagini RAW o 190 JPEG alla stessa velocità, consentendo lo scatto continuo mentre si svuota il buffer.
Questa non è solo una differenza teorica. Nella fotografia naturalistica, dove i momenti decisivi accadono in frazioni di secondo, i ritardi della R8 possono essere fatali per catturare lo scatto perfetto.
Ergonomia e controllo: una questione di istinto
La R6 II vanta tre quadranti: anteriore, superiore e posteriore per regolazioni intuitive dell’esposizione. La R8 non ha questo terzo quadrante, costringendo gli utenti a navigare nei menu per il controllo ISO in modalità manuale. Sebbene accettabile per i principianti, questo diventa complicato per i fotografi esperti che hanno bisogno di regolare le impostazioni al volo.
Per fotografare animali in condizioni di luce dinamica, le regolazioni continue della R6 II sono preziose. Quei secondi in più sono importanti quando si inseguono soggetti in movimento.
Stabilizzazione: un altro vantaggio per la R6 II
L’R8 è privo di stabilizzazione dell’immagine interna (IBIS), il che lo pone in svantaggio rispetto all’R6 II. Sebbene molti obiettivi Canon offrano la stabilizzazione ottica, IBIS fornisce un ulteriore livello di stabilità, soprattutto quando si scatta a mano libera in condizioni di scarsa illuminazione.
Perché è importante: la curva di crescita del principiante
La R8 non è una cattiva fotocamera, ma i suoi limiti diventano rapidamente evidenti in ambienti difficili. È adatto ai fotografi occasionali o a coloro che utilizzano principalmente le modalità automatiche. Tuttavia, se intendi prendere sul serio la fotografia naturalistica, la R6 II è l’investimento migliore.
La R6 II è una fotocamera con cui puoi crescere. La sua gestione superiore e il suo set di funzionalità ti serviranno molto tempo dopo che avrai superato le impostazioni per principianti. La differenza di prezzo, circa 400-600 dollari, è giustificata dalla maggiore affidabilità e controllo creativo che offre. Con l’imminente rilascio della R6 III, i prezzi della R6 II potrebbero scendere ulteriormente, rendendola un’opzione ancora più interessante.
La R8 ti fa iniziare. La R6 II ti fa continuare a sparare.
































