I computer quantistici hanno un’enorme promessa per affrontare problemi complessi che vanno oltre la portata dei computer classici. Pensa alla scoperta di farmaci, alla scienza dei materiali e alla modellazione finanziaria: tutte aree mature per essere rivoluzionate dalla potenza di elaborazione unica della quantistica. Tuttavia, queste delicate macchine sono notoriamente soggette a errori causati dal rumore ambientale e dalle imperfezioni dell’hardware. Ciò pone una sfida importante: come possiamo fidarci dei risultati che producono?
Inserisci protocolli di verifica crittografica: protezioni software progettate per garantire che i computer quantistici eseguano calcoli accuratamente e che i loro risultati non siano stati manomessi. Questi protocolli sono cruciali per creare fiducia nell’informatica quantistica, soprattutto man mano che i sistemi diventano più grandi e complessi. La verifica dei calcoli su macchine sempre più potenti diventerà impossibile attraverso i tradizionali confronti con le simulazioni classiche.
Una svolta è stata fatta dai ricercatori dell’Università della Sorbona, dell’Università di Edimburgo e di Quantinuum, che hanno sviluppato un nuovo protocollo che consente ai computer quantistici di autoverificare essenzialmente i propri risultati. Questo approccio innovativo, dettagliato in un articolo pubblicato su Physical Review Letters, è stato testato con successo sul processore quantistico H1-1 di Quantinuum: un significativo passo avanti per l’applicazione pratica.
Come funziona: crittografia per la sicurezza di sé
Tradizionalmente, i protocolli di verifica si basavano sul confronto dei calcoli tra processori quantistici separati o sull’utilizzo di computer classici per verificare i risultati. Questo nuovo protocollo capovolge lo script, integrando i principi crittografici direttamente su un singolo chip quantistico. Immagina un “rilevatore di bugie” integrato per i computer quantistici!
La chiave sta nell’intrecciare “test” nel tessuto stesso del calcolo. All’interno dei calcoli sono intervallati in modo casuale controlli che rivelano se l’hardware si comporta correttamente. Analizzando i risultati di questi test, il sistema può determinare statisticamente se i suoi calcoli sono affidabili. Consideralo come un controllo di qualità integrato direttamente nella linea di produzione.
“Abbiamo portato un calcolo quantistico completamente verificato su hardware reale utilizzando la tecnologia odierna”, spiega Cica Gustiani, autrice principale dello studio. “Il protocollo funziona già con presupposti molto generali sul rumore – che copre la maggior parte dei tipi di errori nell’informatica quantistica – e può essere simulato in modo efficiente.”
Oltre la teoria: la prima volta sull’hardware reale
Questo non è solo un esercizio teorico. Il team ha verificato con successo il più grande calcolo quantistico basato su misurazioni mai realizzato fino ad oggi, coinvolgendo 52 qubit entangled (gli elementi costitutivi dell’informazione quantistica). Questo risultato dimostra che la verifica ispirata alla crittografia può funzionare con l’hardware esistente e scalare per gestire calcoli più grandi.
Il futuro: informatica quantistica affidabile
Sebbene l’informatica quantistica sia ancora nelle sue fasi iniziali, questo sviluppo segna un passo cruciale verso la creazione di fiducia nella tecnologia. Man mano che i computer quantistici diventeranno più potenti e diffusi, essere in grado di autoverificare i risultati sarà essenziale per garantire accuratezza e sicurezza. La ricerca futura si concentrerà sul perfezionamento del protocollo per gestire modelli di rumore più realistici e integrarlo con architetture tolleranti ai guasti, aprendo la strada a un calcolo quantistico veramente affidabile e sicuro.
Questa verifica su chip apre interessanti possibilità per vari campi, inclusa la crittografia stessa. Immaginate comunicazioni ultrasicure basate sulle proprietà intrinseche della meccanica quantistica, protette proprio da questo sistema di autoassicurazione all’interno degli stessi computer quantistici. Il viaggio verso un calcolo quantistico pratico e affidabile continua, spinto da progressi rivoluzionari come questo.

































